La mostra Hausbrandt e Trieste: 1892-2023
L’anniversario che racconta la lunga storia d’amore tra Trieste ed il caffè
L’esposizione "Hausbrandt e Trieste: Cultura e Commerci Mitteleuropei 1892 - 2023" allestita al Salone degli Incanti di Trieste sino al 22 ottobre 2023 racconta il rapporto tra il famoso marchio di caffè, la sua città natale e la cultura mitteleuropea da cui ha avuto origine.
Cuore del percorso espositivo, a cura di Luciano Setten di [e]DesignFestival, è la storia dell’immagine grafica e della comunicazione del brand Hausbrandt che da fine Ottocento accompagna il mutare dei tempi attraverso il lavoro di artisti e pubblicitari illustri, come Leopoldo Metlicovitz, Luciano Biban, Robilant Associati e lo studio Demner Merlicek & Bergmann.
Una storia lunga oltre 130 anni e profondamente legata a Trieste, crocevia di popoli, religioni e saperi, patria del caffè per eccellenza. La città, infatti, uno dei principali svincoli commerciali d’Europa, con Carlo VI d’Austria diventa porto franco e l’importazione di caffè diventa fin da subito una delle sue caratteristiche.
Come con arte va preparato, così con arte va bevuto.
(Abd el Kader, XVI secolo)
Nel 1892 nasce “Specialità Caffè Hausbrandt”, creata da Hermann Hausbrandt, prima industria italiana di torrefazione e poi ad offrire prodotti lavorati e confezionati in contenitori metallici sigillati già all’interno dello stabilimento.
Nel 1988 l’azienda viene acquisita da Martino Zanetti che oggi, anche attraverso la Fondazione Hausbrandt da lui creata, contribuisce alla valorizzazione del patrimonio storico architettonico di Trieste e delle proprie attività attraverso progetti culturali.
L’esposizione è divisa in varie sezioni tra cui La Storia del brand con le sue iconiche pubblicità, La Tecnica, tra sacchi di caffè, macinini e macchine da bar vintage, e un omaggio a Il Territorio, ovvero alla Trieste di ieri e di oggi.
E se tante sono le curiosità in mostra, un importante approfondimento è dedicato alla creazione del logo dell’azienda, la Moka Hausbrandt. È Luciano Biban, veneziano di nascita e friulano d’adozione, nato nel 1935 e scomparso a soli 33 anni, a dare vita nel 1967, partecipando ad un bando di concorso, alla “cùccuma umanizzata” che resterà nella storia della comunicazione italiana.
E dopo aver visitato la mostra, gratuita, non vi resta che prendervi una pausa in uno dei tanti cafè letterari di Trieste!
Il segreto
Martino Zanetti, che è anche pittore affermato, ha festeggiato i 130 anni di Hausbrandt intervenendo personalmente sul logo delle origini, nella rivisitazione di Robilant. La cùccuma animata, che beve un caffè fumante, esce lei stessa allegra da una tazzina stilizzata esclamando “Che caffè!” a esprimere i concetti di convivialità e gioia che sono i valori di Hausbrandt.
