
Nei Colli Orientali del Friuli, l’affascinante museo “senza porte”, omaggio al patriarca della vitienologia italiana Livio Felluga su idea dall’architetto Yona Friedman, si affaccia su uno dei percorsi panoramici più belli della zona che, dai suoi vigneti più antichi, conduce sino all’Abbazia di Rosazzo.
Il Vigne Museum, unico del suo genere in Italia, è un progetto ideato dal grande architetto Yona Friedman, con la collaborazione dell’artista Jean-Baptiste Decavele, su invito della famiglia Livio Felluga, grazie alla collaborazione di RAM radioartemobile e Giovanna Felluga, co-founder di AtemporaryStudio e attuale direttore artistico del progetto.
Proprio su queste colline, negli anni ‘50, Livio Felluga, tra i “padri fondatori” dei Colli Orientali e simbolo della produzione vinicola di Rosazzo con la cantina che porta il suo nome, acquistò i primi vigneti, spinto dal sogno, oggi divenuto realtà, di dedicarsi alla cura di quelli della vicina Abbazia.


Si tratta di un museo senza porte, che si visita sia dall’esterno che dall’interno. Partendo da lì, si può avere un’infinità di punti di vista su tutto quello che vuole guardare.
E’ parso quindi naturale, in occasione del centesimo compleanno di Livio Felluga nel 2014, celebrare questo traguardo partendo proprio dalla piccola collina dove l’imprenditore era solito sedersi per osservare le “sue” terre e pensare a nuovi vini e progetti. Con l’idea di “creare per l’eternità”, il progetto è stato affidato, lasciandogli completa libertà creativa, a Yona Friedman, scomparso nel 2020, architetto e uno dei pensatori più rilevanti del Novecento. La sua ricerca intersettoriale basata sulla libertà dell’individuo e sull’uso responsabile dell’ambiente in rapporto alle regole di vita delle comunità locali gli è valsa, durante la sua lunga carriera, un Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e importanti lavori esposti al MoMA di New York, al Centre Pompidou di Parigi e al Getty Institute di Los Angeles.
Per il progetto della famiglia Felluga, Friedman ha concepito un’originale Architecture Without Building, disegnata attraverso la tecnica dell’improvvisazione (ben intuibile dal bozzetto visibile nella photo-gallery). Sui cerchi metallici giganti, in media di 2 metri di diametro, che la compongono sono state piantate cento barbatelle che, crescendo, ricopriranno la struttura, diventando un’opera d’arte naturale in continua evoluzione.

Al fine di promuovere lo spirito del progetto, anche attraverso un programma interdisciplinare in cui esponenti dell’arte e della cultura si confrontano con protagonisti del mondo della scienza, su temi legati al paesaggio e al rapporto tra uomo e natura, con convegni ed eventi perforativi dedicati all’arte, alla musica e alla performance, è nata l’Associazione Culturale Vigne Museum presieduta da Elda Felluga, figlia di Livio e ambasciatrice della cultura e delle bellezze del territorio attraverso una lunga carriera condotta con amore e passione. (per il programma in corso consultare le pagine social del Vigne Museum).
Dopo aver ammirato il panorama da questo angolo privilegiato del Friuli Venezia Giulia (si può parcheggiare lungo la strada prima della salita alla collina), si procede a piedi (una passeggiata di circa 15 minuti) o in macchina verso l’Abbazia di Rosazzo, a circa 1 km e visibile all’orizzonte dal Museo. Qui nasce Abbazia di Rosazzo, uno dei vini più amati della Livio Felluga a base di Friulano, Sauvignon, Pinot Bianco, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla e ottenuto dagli storici vigneti del complesso monastico.

La Cantina Livio Felluga, situata poco distante, ha in concessione, oltre ai vigneti, anche la storica cantina dell’Abbazia, la più antica del Friuli Venezia Giulia. Anche se le sue origini sono ancora controverse, probabilmente risalenti all’anno Ottocento quando l’eremita Alemanno si trasferì in questi luoghi solitari, è certo che già alla fine del 1200 i Monaci Benedettini provenienti dalla Carinzia portarono qui la coltivazione della vite e dell’olivo, dando inizio alla rinomata storia vitivinicola di queste zone.
Sempre aperta su orario di visita, all’Abbazia si può visitare liberamente il chiostro da cui si accede ad una meravigliosa terrazza con una vista unica che spazia a est dalla Slovenia fino al golfo di Trieste, a sud-est dal campanile di Aquileia fino al mare Adriatico, e a sud da Manzano sino ai vari paesi che costellano la bassa pianura friulana. Vale la pena di consultare anche il programma di eventi culturali dell’Abbazia che ospita regolarmente concerti, rassegne letterarie, ed esposizioni d’arte.


Da qui, scendendo al Belvedere, si può percorrere il bellissimo Sentiero delle Rose, che si snoda lungo il perimetro dell’Abbazia, ed ammirare i numerosi esemplari di rose antiche a cui è dedicata la manifestazione annuale Rosazzo da Rosa. La storica cantina d’invecchiamento, usata dai monaci Benedettini per l’affinamento dei vini e per la conservazione dell’olio, è invece visitabile su appuntamento.
E se volete proseguire il viaggio con una tappa culinaria, potete fermarvi alla rinomata Locanda Orologio di Brazzano e assaggiare i migliori vini della zona del Collio, in primis, naturalmente, Abbazia di Rosazzo.
Il segreto
A Rosazzo sono nate alcune tra le più grandi uve friulane quali la Ribolla gialla, il Picolit ed il Pignolo. Nel 1500 la Ribolla gialla di Rosazzo era, infatti, uno dei vini preferiti dal Doge di Venezia tanto che la produzione di tale vino era a lui riservata.
Info utili
Vigne Museum
Via Eufemio IV
Località Rosazzo, Udine
info@vignemuseum.com
Abbazia di Rosazzo
Piazza Abbazia 5
33044 Manzano – Loc. Rosazzo, Udine
Tel. +39 0432 759091