Qui, in paradiso lo si è davvero e non solo perché è il toponimo della località, Borgo Paradiso.
Il nome del ristorante deriva in realtà dall’essere stato negli anni il “paradiso di caccia” delle nobili tenute, in particolare la seicentesca Villa Caratti-Fraccaroli, che lo circondano grazie alla sua fortunata posizione nel pieno della zona delle risorgive immersa in uno dei paesaggi più suggestivi della campagna friulana.

La sua storia inizia negli anni ’60 quando, vicino alla villa, apre l’Ostarie al Paradis dove lavora una giovane e capace cameriera, Anna Maria Mauro. Insieme al marito Aurelio Cengarle, nel 1972 corona il sogno di rilevare l’attività e nasce così la Trattoria Al Paradiso che oggi la coppia gestisce insieme alla figlia Federica, anch’essa appassionata di buon cibo, vino e tradizioni locali.

Desideriamo tramandare il meglio del nostro territorio: i prodotti, le tradizioni, l’arte ed il senso dell’ospitalità, per farvi sentire davvero in paradiso.

(Famiglia Cengarle)

La trattoria rivisita e propone tutti i sapori ed i profumi della sapienza gastronomica di un territorio ricco di storia e naturalisticamente unico. Un’arte culinaria affinata dalla signora Anna Maria grazie alla sua passione per la storia e la botanica – leggendaria è la sua conoscenza di ogni erba o fiore commestibile della zona con cui crea meraviglie – e a due mentori speciali.

Nell’approfondire gli antichi segreti della gastronomia friulana Anna Maria ha, infatti, incontrato due maestri: la siore Rosàlie, celebre cuoca dell’antica nobiltà friulana, già allieva degli chef francesi degli zar, e Gianni Cosetti, il grande patron del Ristorante Roma di Tolmezzo.

Oggi Anna Maria si occupa principalmente dell’accoglienza e la cucina è affidata al giovane chef Loris Plazzotta che con il suo tocco ha aggiunto leggerezza e contemporaneità alle ricette della tradizione.

Le materie prime che vengono utilizzate sono del tutto particolari. Le dolci terre di Paradiso, le acque sinuose dello Stella e le fresche polle delle Risorgive offrono, infatti, un’abbondanza di odorose erbe spontanee, di funghi carnosi, di bacche colorate ed esotiche radici, di asparagi e di preziosi tartufi. Ricca e unica è anche l’offerta di animali ruspanti di corte, di genuina selvaggina da piuma e da pelo, di squisito pesce d’acqua dolce e di laguna.

Si può iniziare con l’antipasto L’oro del Friuli ovvero l’interpretazione del “Toc in Braide” con Tre consistenze del Montasio, polenta morbida del Molino Zoratto e chips di mais “Cincuantin” dell’Arca Slow-Food, per poi proseguire con i deliziosi primi come il risotto all’aglio orsino, guazzetto di germano reale e salsa allo zafferano o i Cjalsons alle erbe di campo con crema di ricotta affumicata e “morcje” (farina di mais tostata nel burro nocciola).

Una vera meraviglia i secondi, dove non manca mai la selvaggina, come il Petto di germano reale selvatico, servito con il suo fondo, agretti e purè affumicato o l’amatissima “Brace di Aurelio”, una selezione di carni cotte alla griglia, provenienti da piccoli allevamenti.

Ottima la cantina, seguita in particolar modo da Federica, che aspira ad esserne la sintesi qualitativamente più alta del Friuli Venezia Giulia.

La Trattoria, il cui cuore storico risale al ‘500, si snoda dall’entrata con il tipico bancone delle osterie di un tempo attraverso varie sale, tra cui spicca quella centrale caratterizzata da un grande camino in maiolica e una parete coperta di antichi rami.

Qui, ogni dettaglio fa davvero sognare: dagli abiti tradizionali indossati dal personale che ci riportano al sapore dell’antico borgo ai tanti oggetti che decorano le sale come i ricettari antichi, la collezione di papere di ogni forma e materiale e le tovaglie ricamate.

D’inverno, chiedete il meraviglioso tavolino per due di fronte alla stube in maiolica decorata, mentre d’estate la corte esterna si trasforma in un salotto verde tra tende bianche, fiori e candele accese all’ombra dell’antico fienile.

Un ristorante che vale un viaggio e la riflessione che luoghi del genere dovrebbero essere “protetti” come musei non solo perchè irreplicabili, ma in quanto baluardi di secoli di storia enogastronomica di un popolo.

Il segreto

I meravigliosi fiori freschi sono una delle caratteristiche della Trattoria. La signora Anna Maria li porta ogni giorno direttamente dal suo giardino che coltiva, da grande amante di piante e botanica, proprio per poter decorare il suo ristorante.

Info utili

Trattoria al Paradiso
Via S. Ermacora 1
33050 Paradiso, Udine
Tel. +39 0432 777000

Antipasti: da 14 euro
Primi: da 15 euro
Secondi: da 18 euro
Menù degustazione: da 69 euro vini inclusi